Fine settimana sulle ciaspole in Val d’Aosta

Ciaspole VdA

Elena, un’amica che ama camminare in montagna, ha provato un weekend sulle ciaspole in Val d’Aosta ed è tornata carica di entusiasmo, belle fotografie e voglia di raccontarlo. Se cercata una buona guida per ciaspolare in montagna leggete cosa scrive Elena e guardate le sue foto. Poi ditemi se non viene voglia di montagna subito.

Fare attività in montagna con un gruppo organizzato richiede sempre uno scoglio da superare. La montagna è un atto solitario, o che appartiene a un gruppo ristretto, affiatato nei passi, nel ritmo di salita lento, nel respiro, quasi. Scegliere di camminare con sconosciuti vuol dire uno sforzo di adattamento, la possibile rinuncia al silenzio, la condivisione di emozioni che possono non coincidere mai. Da anni cammino con gruppi, viaggi lunghi e viaggi brevi. A volte funzionano, a volte meno. Dipende dalle persone, dalla soglia di tolleranza alla fatica e ai piccoli nervosismi che ne derivano, dalla capacità di stare con gli altri e con sé che ciascuno ha. Molto dipende dalla guida che conduce il gruppo, che deve aver mestiere, ma anche pazienza. E soprattutto cuore.

Il fine settimana al rifugio ARP in Valle d’Aosta è nato per pigrizia e poco denaro. C’era la voglia di andare in montagna, un tempo limitato e un budget ridotto. C’era la consapevolezza che lassù tra le cime non ci si può improvvisare camminatori, perché la montagna è tanto bella quanto pericolosa. E allora ci si affida alla rete. Le proposte sono tante. Questa mi è sembrata onesta: 3 giorni, due notti a 2.400 mt, in uno dei pochi rifugi aperti anche d’inverno, a cui si arriva solo ciaspolando o con gli sci, che mica siamo fighetti, suvvia. Il costo è onesto: 190 euro, compreso un pezzo in funivia, pranzi, cene e pernottamento. E la guida e le ciaspole, of course. Il rifugio sembra accogliente, che siamo in vacanza, suvvia! La Val D’Aosta per noi è relativamente vicina, il ritrovo a un orario decente. Insomma, sembra ok. Si va.
Ci si ritrova alle 10.30 a Estoul, poco sopra Brusson, al parcheggio della seggiovia. Il punto di ritrovo è il furgone blu della Cooperativa che organizza l’escursione. Il gruppo è formato da 9 persone. Tre coppie, tre scoppiati (quella delle coppie è una tendenza degli ultimi anni, prima non se ne vedevano mai!). Breve giro di presentazioni, strette di mano, sorrisi. Si infilano le ciaspole, ci si carica lo zaino, si inforcano i bastoncini. Partiti. Breve salita in seggiovia, poi si atterra. Finalmente è neve.

neve VdA

La nostra guida (ma presto è diventato “il nostro leader”) è Davide. Trentatré anni, sorriso aperto, luce entusiasta negli occhi. Grande carisma, grande capacità di mettersi in relazione, di non invadere spazi, di non forzare mai, di raccontare per immagini e per emozioni. Uno che la montagna te la spiega con tutti e cinque i sensi. Forse perché è giovane, forse perché lui e la sua cooperativa sono abituati ad avere a che fare con i bambini (organizzano escursioni per bambini anche in inglese) ma la prima cosa che Davide ti esorta a fare è a guardare, ad emozionarti, a lasciarti andare alle sensazioni. Camminare è prima di tutto un’esperienza emozionante anche per lui, che pure è lì per mestiere. E la sua gioia nell’essere lì in montagna la vedi, te la trasmette e finisci che di uno così, che sa rispettare la montagna, gli animali e le persone, ti fidi in cinque minuti e lo segui dappertutto. E infatti si ciaspola alle spalle di Davide tre ore buone, con il ritmo giusto, perché il gruppo fila compatto, godendosi il paesaggio, complice un sole meraviglioso e una neve spettacolare. Si prende confidenza con le ciaspole, con quella camminata strana, con la sensazione meravigliosa di galleggiare sulla neve. Un pranzo al sacco, seduti sugli zaini appoggiati a terra. E piano piano le prime battute, le prime confidenze agevolate dalla fatica, come sempre accade. E poi l’ultimo sforzo. Ed è rifugio. Un rifugio accogliente, caldo, quasi lussuoso, considerato il periodo e la quota. Ci aspetta una merenda da sballo: salumi, biscotti fatti in casa, tè caldo. Poi, come da programma, dopo un po’ di riposo, altro giro di ciaspole. E poi, stanchi e felici, una lauta cena, qualche pagina di libro davanti alla stufa, qualcuno gioca a carte, qualcuno guarda il fuoco, qualcun altro chiacchiera davanti a un ginepì.
Si va avanti così tre giorni. E mentre gli occhi si riempiono della luce e della meraviglia del paesaggio, la testa si libera dai pensieri di una quotidianità che sembra lontanissima, e ti ritrovi ad ascoltare pezzi di vite di persone che forse non rivedrai (che poi, pensandoci, quanti di questi incontri negli anni sono diventate amicizie…) ma che ti porterai dentro a lungo. E avresti voglia di non fermarti mai, perché è bello sentire i polmoni che si abituano alla quota, i muscoli che rispondono, la mente che si apre e si libera.

cartelli neve VdA

La conclusione è che come sempre accade da questi miei giri montani torno piena di sensazioni, di emozioni, come se guardare il mondo dall’alto ristabilisse l’esatto valore delle cose terrene. Che come sempre torno felice dell’incontro con “bella gente”, che c’è sempre quando cammini in montagna, forse perché saper condividere la fatica e la bellezza non è roba da tutti. Che mi piace ripensare all’ultima corsa dentro la neve lungo un ripidissimo pendio di nove persone che si divertono ridendo come bambini. Anzi, dieci, perché a correre c’è anche la nostra guida. E resta quell’immagine negli occhi, del tuo “leader” che un attimo prima di una curva ferma il gruppo, e lo esorta a voltarsi indietro, a riempirsi gli occhi di quell’ultimo scorcio, perché dietro quella curva c’è la civiltà, con gli sciatori, gli impianti, i rumori. La conclusione è che quando togli le ciaspole e fai l’ultima foto di rito con tutto il gruppo, il TUO gruppo, davvero ti prende in gola quel groppo di nostalgia. E allora bravi a tutti, e a presto. E grazie alla guida. Che ‘sto ragazzo ha testa. E tanto cuore.

Taccuino

Rifugio ARP
Brusson, Valle d’Aosta
www.rifugioarp.it

Cooperativa Habitat
Weekend nel Parco del Gran Paradiso
Tel: 0165 363851
Cell: 335 8118731
329 9042298
www.trekking-habitat.com

Davide D’Acunto
Guida Ambientale Escursionistica

Pagina Facebook Davide

2 Comments

  1. Alla ricerca di Shambala

    che voglia di provare e che post, la bellezza della semplicità e delle parole vere :-)

    1. miro

      vero? tutti i complimenti alla mia amica Elena che ha voluto raccontarci la sua esperienza!

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