La colazione della domenica è social, pigra, golosa (ma soprattutto non chiamatela brunch)

Colazione Domenica Tavolo

Domenica mattina in una bella casa di Milano. Un lungo tavolo apparecchiato ad arte, sedie spaiate, ceramiche colorate, un divano accogliente, un ambiente luminoso. Mi accoglie la padrona di casa che non conosco, se non tramite il web, e il suo fidanzato, il quale presentandosi scherzosamente si definisce il suo valletto. Hanno facce simpatiche e un bell’accento romagnolo. Questa è la mia prima esperienza di social eating e ho deciso di partecipare in compagnia di un’amica, una spalla per vincere un’eventuale timidezza (timida non sono più da anni, ma non si sa mai, potrebbe sempre capitare una recrudescenza improvvisa del fenomeno), ma anche qualcuno con cui condividere le impressioni dopo. Perché anche se mi sembra bello sedersi a tavola con perfetti sconosciuti e conoscere persone nuove, la mia idea di social resta anche quella di condividere le belle esperienze con chi conosco già.

Di social eating avevo sentito parlare da tempo e sul fenomeno avevo letto una quantità di post e articoli online. Sembrerebbe andare molto di moda qua e là nel mondo, Milano inclusa. Ed ora eccomi qui, ospite di Lidia di Non Solo Food per la sua colazione, anzi per la sua Colazione della Domenica. Cominciamo con il dire che la padrona di casa è una blogger che scrive di cibo, che è appassionata di cibo e che ha lavorato per anni a New York nel settore… cibo.  Da queste premesse si può facilmente evincere che Lidia sia anche un’ottima cuoca e difatti così è. Inoltre è una cuoca che ama ricevere amici, ha una casa fatta per ricevere e un fidanzato, Enrico, che assaggia, aiuta e condivide la sua passione per gli ospiti. Un giorno dell’inverno scorso, dopo una serie di colazioni domenicali con gli amici, i quali finivano per portarsi altri amici, Lidia decide di aprire la sua casa e condividere con i conoscenti, gli amici di web o sconosciuti una tarda prima colazione che inizia alle 11:30 e finisce non si sa quando. La nostra colazione è finita intorno alle 16 e i miei compagni di colazione erano quasi tutte donne, tutte simpatiche, tutte con qualcosa di interessante da raccontare.

cappuccio
Dettaglio tavolo
Tutte le foto sono di Livia Forlivesi

I padroni di casa (e che casa! L’ho già detto che casa loro è molto bella e accogliente?) ci hanno accompagnato nelle chiacchiere e coccolato con una moka di caffè, preparata in continuazione da Enrico, che oltre a fare il valletto è anche un ottimo fuochista d moka. E mentre le chiacchiere srotolavano e il caffè gorgogliava, sul tavolo comparivano frullati di frutta, piccoli croissant, mini panini, french toast, una torta salata, dell’ottimo hummus da spalmare sul pane fatto in casa e tanto altro ancora. Un misto di dolce e salato rigorosamente homemade e preparato con cura. Tutto all’insegna della calma, come nella migliore tradizione delle pigre colazioni della domenica. Ma non chiamatelo brunch, che a Lidia non piace! E vincete la timidezza, che l’esperienza merita.

PS Dopo la Colazione della Domenica, Lidia ha deciso di aprire nuovamente la sua casa con la BURGER NiIGHT, il giovedì sera, per 8 ospiti (come per la colazione). Il menù prevede un antipasto, hamburger e patatine, un dolce finale e birra a tutto pasto.

BurgerNight

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