Photo: www.woolandthegang.com
Fare la maglia non è più (solo) un passatempo da nonne. Fare la maglia è metropolitano. Fare la maglia dicono sia il nuovo yoga o il nuovo nero, come preferite voi. Fare la maglia si dice knitting e oggi va in mostra alla Triennale di Milano.
Dritto e Rovescio si chiama, non sorprendentemente, la mostra sugli intrecci tessili e i processi creativi (leggi: sull’arte di fare la maglia) in corso alla Triennale fino alla fine di marzo. La mostra, che nasce dall’esperienza condotta del gruppo do-knit-yourself e NABA (Nuova Accademia di Belle Arti Milano), propone oggetti di design, fotografie, installazioni e video di circa 30 artisti e offre laboratori aperti al pubblico, che vanno dai corsi di maglia e ricamo alle conferenze di filosofia.
Ma la mania del tricot non finisce qui. Al caffè della Triennale un gruppo agguerrito di knitters milanesi si trova da tempo ogni terzo sabato del mese per sferruzzare in compagnia. Tra una sciarpa, una chiacchiera e un gomitolo, sedute nelle sedie design, intessono il filo dei Knit Café meneghini (qui e qui gli indirizzi degli altri Knit Café in giro per l’Italia). Partecipazione aperta a tutti, anche a chi non è proprio un mago del filato. Se però volete studiare prima di andare a un incontro di knitters, provate a guardare le video lezioni di maglia di Lei Web, oppure quelle in inglese dello chicchissimo “collettivo” Wool and the Gang, nato dall’idea di una ex-modella che ha appreso da ragazzina l’arte del lavoro ai ferri e ha pensato di trasmettere il know-how a una gang estesa di knitters, “ragazzi e ragazze dai 7 ai 77 anni, tutti legati da un filo di lana”.
Wool and the Gang ha anche creato un kit per aspiranti knitters che contiene aghi giganti, lana (la Crazy Sexy Wool) e schemi per farsi da sé una sciarpa, un cappello, un gilet, a seconda delle proprie capacità. Il kit è in vendita sul sito del progetto e su quello di Colette e non è esattamente a buon mercato. Ma molto bello a vedersi.
Il kit di Wool and the Gang
E poi… e poi ci sono anche le Knitta Please, artiste di strada che lasciano segni di lana nel paesaggio urbano ricoprendo di lavori di maglia lampioni, cartelli, monumenti (avete presente i semafori con la sciarpa? Ecco, sono opera loro). E il charity knitting delle Tricoteuses sans frontières che devolvono i loro incassi ai medici in prima linea.
Una rivoluzione nel modo di vedere e vivere un lavoro/passatempo che è utile e creativo e perché no anche caritatevole, divertente, socializzante, artistico, modaiolo…
Taccuino:
Dritto Rovescio
Fili intrecciati tra arte, design e creatività di massa
24 febbraio – 29 marzo 2009
Triennale Design Museum
viale Alemagna, 6
Milano
Ingresso: 8 euro
Orario:
martedì-domenica: 10.30 – 20.30
www.triennaledesignmuseum.it
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Uhh quei gomitoli mi stimolano la salivazione!! se knitti qualcosa vienici a trovare sul blog!!