Voglio andare in Marocco e mi affido al tam tam della rete. Lancio un paio di domande sui social network e nel giro di qualche scambio, tramite un amico di un’amica, arrivo a Silvia, pubblicitaria di Padova e grande conoscitrice del paese. Silvia mi mette subito a disposizione una serie di dritte, indirizzi e contatti sul posto. Dopo qualche scambio di mail e qualche telefonata, sono già lì a suggerirle di organizzare tour personalizzati per piccoli gruppi, un po’ sul modello di quello che fa il mio amico Enrico in Turchia. Silvia ha promesso di pensarci, io di sicuro andrò in Marocco seguendo i suoi consigli (e magari proprio con lei!), mentre voi nel frattempo potete leggere qui sotto cosa ha scritto Silvia per Nomadi Stanziali e contattarla, se volete qualche dritta in più (in fondo al post trovate la sua mail).
“In Marocco c’è tutto”, me l’ha detto un marocchino diventato poi un grande amico e lo sto scoprendo a ogni passaggio che faccio in questo paese.
Rabat, la capitale, è una città moderna, con un ottimo clima tutto l’anno. Si trova in una posizione strategica per visitare il centro e il nord del paese. Tra l’oceano e il fiume che divide Rabat da Salé c’è la Kasbah des Udayas dove, se si trova una casa, è un posto fantastico per soggiornare.
Casablanca è invece la capitale economica, trafficata e un po’ caotica. Da vedere, da fuori per i non musulmani, consiglio la moschea di Hassan II che si erge sull’Atlantico ed è il più grosso edificio religioso al mondo dopo la Mecca.
Essauira è una località pazzesca a livello climatico. D’estate si passa dal giorno con sole e mare e costume in spiaggia, alla notte dove si dorme col piumino. A volte c’è la nebbia e l’atmosfera è stranissima. Il mercato dei pescatori, la mattina presto, è ricco di ogni varietà di pesci oceanici. Di sera la medina è animata fino a notte fonda. Vicino a Essauira c’è un’importantissima spiaggia di surfisti, dove tutto l’anno si incontrano gli appassionati di questo sport.
Oltre al fascino che offre la medina, Marrakech è il regno del divertimento (almeno per me). Consiglio, in alternativa ai classici riad (dimore tipiche che appartenevano ai ricchi mercanti), il soggiorno in resort. Io ne conosco uno nei dintorni della città, dove il relax è al primo posto. Si paga 100 euro a camera, con prima colazione, piscina, hammam, passaggi in macchina per la medina 2 volte al giorno. In più, se volete, qui si mangia anche benissimo. Tutto è in pieno stile arabo.
Se invece volete soggiornare in un riad, tenete presente che alcuni sono stati trasformati ‘troppo’ in hotel, mentre altri sono nell’interno della medina, che è un vero e proprio labirinto.
Il tour del sud con tappa una notte nel deserto è un’esperienza unica. Il crescendo di bellezza e diversità di paesaggi che si incontrano in questo viaggio (almeno 4 giorni) rende il tour veramente speciale. Sconsiglio ore di cammello, basta anche un’ora e poi si prosegue con una 4×4 per raggiungere uno dei tanti bivacchi in mezzo alle dune. Nella zona pre-desertica, quella delle Oasi, è possibile soggiornare nella kasbah dove hanno girato parte del film Il tè nel deserto di Bertolucci.
Il Marocco è tutto questo e tanto altro, anche a seconda delle esigenze e dalle tasche di chi ci va. Io posso fornirvi consigli e indirizzi ad hoc. Contattatemi.
Buon viaggio e viva il Marocco!
(tutte le foto di questo post sono state scattate da Silvia)
Taccuino:
Silvia Costantino
Per contattarla:
costantino.silvia@gmail.com
Il viaggio in Marocco mi ha regalato momenti indimenticabili. Pure Marrakech, anche se purtroppo c’è un’atmosfera un po’ particolare, aggressiva che non si trova da altre parti in marocco: tutti tentano di spillarti soldi in maniera più o meno insistente e non parlo degli inviti più o meno simpatici in piazza Jemaa el fna, che fanno parte dell’atmosfera. In definitiva è quasi impossibile avere rapporti sinceri con le persone.