Fourni, l’isola greca che non c’è

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La vista dai terrazzini dell’Hotel Archipelagos a Fourni

Edoardo Bennato a suo tempo ci aveva insegnato che non può esistere un’isola che non c’è. Ma poi aggiungeva: “se ci credi ti basta perché, poi la strada la trovi da te”. Ebbene, la strada l’hanno trovata anni fa una coppia di amici miei, ed è la strada, o meglio la rotta che porta a Fourni, l’isola greca che non c’è’. L’isola lontana, fuori dalle rotte conosciute, l’isola greca che non conoscevi.

Chiedo ai miei amici che ormai da anni trascorrono il mese d’agosto a Fourni di scrivermi qualche impressione e qualche consiglio.

Ecco cosa mi dice lei (la pratica):
” Le spiagge le raggiungi con il motorino, il mezzo più comodo, altrimenti dal porticciolo del paese ogni giorno c’è una barca che accompagna alle spiagge per pochi euri. Quella più bella? Mah, secondo me quelle di Elidaki e Petrokopio, la più comoda da raggiungere Vitsilia, arrivi praticamente in spiaggia con il mezzo, e questo è il lato debole, infatti ancora un po’ ed alcuni entrano in acqua con l’auto! E poi si deve vagare e cercare quello che più si addice alle proprie esigenze.
Per quanto riguarda il divertimento serale, ci sono due locali dove si può anche ballare, tante taverne e bar soprattutto nella zona del porto dove la sera c’è la “vasca”
La taverna più carina secondo me però si trova a Kamari, un piccolissimo centro abitato da cui, con una bella scarpinata, si arriva a una bellissima spiaggia sempre deserta. Di sicuro però non ci si deve aspettare da Fourni la classica “vita turistica”, non è Santorini nè Mikonos, è un’isola ancora molto legata alla pesca che è sempre stata la sua ricchezza, dove il vento soffia per tutta l’estate tranne rare eccezioni. Insomma un paradiso, non facile, ma pur sempre un paradiso”

E sentite cosa scrive lui (il poetico):
“Fourni… l’isola scomparsa dall’atlante turistico. E’ una terra che devi cercare aprendo i canali della tua sensibilità, e quando sentirai i profumi intensi dell’origano e della salvia, quando il vento ti porterà in alto come un aquilone, quando il silenzio, la luce e il colore dell’acqua avranno tinteggiato la tela della tua anima, allora l’avrai trovata! E poi troverai ancora le feste “rosse” con gli isolani in piedi a cantare l’Internazionale. Fourni, lì mi fermerei.”

Per sapere come si arriva a questo paradiso perduto (e ritrovato) e per ulteriori consigli e informazioni pratiche vale la pena leggersi il recente articolo pubblicato qui sul TimesOnLine. L’articolo suggerisce, tra le altre cose, il piccolo b&b Archipelagos.

Taccuino

Archipelagos Hotel
Fourni
www.archipelagoshotel.gr

5 Comments

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  3. Alberto Durazzo

    Fourni ERA l’isola che non c’è. Ormai è un posto mostruoso, pieno di turisti, molti de quali italiani cafoni. E il proprietario dell’hotel non è quello stinco di santo che vorrebbe far credere. Sta cercando di ingrandire ancora di più il bordello con speculazioni di edilizia turistica.

  4. miro

    addirittura mostruoso! che peccato. i miei amici, quelli che mi hanno segnalato l’isola, non vanno da un paio di anni. tu alberto quando sei stato?

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