Lubiana in un giorno, il mio itinerario tra shopping e architettura

Source: www.slovenia.info; Photographer: M.Staples Source: www.slovenia.info. Photographer: M.Staples

Medioevale, barocco, liberty, modernista: il mosaico di stili architettonici che si offre al visitatore durante una passeggiata mi appare particolarmente ricco per una piccola capitale. Imparo diligentemente le varie fasi urbanistiche della città, percorsi e caratteristiche architettoniche leggendo una guida trovata in una libreria del centro, mentre gusto uno dei buonissimi dolci della pasticceria Zvezda al piano terra dell’hotel Slon, una della tante pasticcerie tentatrici che troverò sul mio cammino.

Una visita a Lubiana inizia quasi sempre da Piazza Presenov, punto di incontro dei lublianesi; e io lì mi dirigo per iniziare a esplorare la città. Qui ammiro i tre ponti costruiti alla fine degli anni ‘30 dall’architetto-icona Joze Plecnik, il quale nella prima metà del secolo scorso ha lasciato una forte eredità nel profilo di Lubiana. Sua è anche la struttura del mercato, un colonnato che, partendo dalla piazza, costeggia il fiume e si anima con i venditori di frutta e verdura. Il mercato, mi spiega un’amica giornalista italiana che si è trasferita qua da tempo, è un altro luogo tipico per incontrarsi, soprattutto il sabato mattina. La stessa amica mi consiglia poi, a due passi da qui, una tappa da Piranske Soline; il primo luogo del mio shopping-tour lubianese (al percorso architettonico vuoi non affiancare uno shopping tour?) che è, curiosamente, una bottega che vende sale. Questa bottega si è meritata una segnalazione niente di meno che dal New York Times e vende, in eleganti confezioni bianche con stampigliato il logo rosso, il sale raccolto con metodi tradizionali nelle saline slovene sul Mar Adriatico e altri prodotti legati al sale: sali per il bagno aromatizzati con erbe mediterranee, cucchiaini di legno per il sale e un buonissimo cioccolato, indovinate un po?, sì proprio al sale! Fatti gli acquisti salini, gironzolo per le vie pedonali della città vecchia lì intorno, ammirando le facciate delle case e curiosando nei negozietti e nei bar. Poi girato l’angolo, svolto verso il fiume.

piranske-soline-zunanjostPiranske Soline, il negozio del sale

Le città attraversate da un fiume spesso offrono il loro lato più vivace proprio lungo le sue rive e Lubiana vive la sua vita giovane e mondana sulle sponde del fiume Ljubljanica, dove ristoranti e bar si animano, particolarmente nella bella stagione, riempiendo tavolini all’aperto di turisti e di locali. Passeggio fotografando gli scorci che offrono le case sul fiume, i ponti e i romantici salici piangenti che si chinano sull’acqua e mi dirigo a curiosare da Niti Niti, il negozio di una designer della lana consigliatomi, anche questo, dall’amica giornalista. Fuori dal negozio non è raro, mi dicono, vedere un gruppo di appassionate della maglia sedute a sferruzzare, con le sedie in cerchio lì sulle rive del fiume. Simona, la proprietaria del negozio, organizza incontri di maglia che, appena esce un raggio di sole, si svolgono all’aperto.

Per pranzo prendo la funicolare che mi porta al castello che domina dall’alto la città. Dopo aver visitato l’edificio, il cui nucleo originale risale al XII secolo, e aver ammirato il panorama di tetti sotto di me, sperimento, Na Gradu, il ristorante all’interno delle mura di cinta dove gustare piatti della cucina tipica slovena preparati con ingredienti provenienti da agricoltura biologica. Tutto buono, dalle salsicce con salsa al rafano fino al dolce, dei fichi marinati nel rhum accompagnati da gelato alla lavanda. Per smaltire il lauto pranzo non resta che dimenticarsi la funicolare e scendere a piedi.

Nel pomeriggio altro giro per le vie pedonali. Percorro Miklošičeva ulica per un tuffo nello stile Secessione, la versione austro-ungarica dell’Art Nouveau, e per fotografare la facciata rossa della Banca Cooperativa del 1921, esempio tipico di stile nazional sloveno. Concludo il mio percorso nella Piazza della Repubblica dove nel 1991 venne proclamata l’indipendenza della Slovenia e dove, dopo il tuffo nel cuore medioevale della città vecchia, mi vedo proiettata nella Lubiana socialista con il suo stile da dopoguerra. Ammiro il portale del palazzo del Parlamento e intanto penso che mi merito un’ultima puntata di shopping prima di sera a curiosare l’ultima collezione di Almira Sadar. Almira è una fashion designer le cui creazioni tessili prodotte in serie limitata l’hanno fatta conoscere e apprezzare, non solo in Slovenia. Gli interni del negozio, che ospitano le sue ultime sperimentazioni, sono progettati dallo studio di architettura Sadar Vuga Arhitekti, tra i migliori rappresentanti della architettura contenporanea slovena. Shopping e architettura, vestiti e architettura e una creatrice di moda-architetto. Non male.

IMG_0917Installazione estemporanea fuori dal Parlamento in Piazza della Repubblica

Non mi resta a questo punto che decidere un posto per la cena e opto senza esitazione per il Pen Club (Tomsiceva, 12 Tel 00386-1-2314160. Chiuso il sabato e la domenica), il ristorante che si trova in una villa modernista vicino all’Opera e che è sede del club degli scrittori. Da fuori la villa non sembra ospitare un ristorante, ma una volta all’interno, dopo aver percorso le scale di legno ed essere salita al primo piano, vengo accolta in un ambiente da vecchio salotto-sala da pranzo, con un cameriere gentile e premuroso che, appena accomodata, mi enuncia uno sconfinato menù. Per il dopo cena mi aspettano i locali lungo il fiume. Un bicchiere in mezzo alla movida e poi a nanna. La giornata è stata ricca e domani potrei vedere…

Qualche consiglio in più:

  • Per raggiungere la città dall’aeroporto c’è un servizio di bus o shuttle che in 30/45 minuti vi porta in città. I bus partono ogni ora circa nei giorni feriali e meno frequentemente nei festivi. Informazioni su orari e prenotazioni sul sito dell’aeroporto (www.lju-airport.si/eng)
  • Se venite dall’Italia in macchina, ricordatevi che per circolare sulle autostrade slovene serve un bollino (vignetta) autostradale. I bollini autostradali possono essere acquistati presso i distributori di benzina in Slovenia e nei paesi confinanti.
  • D’inverno a Lubiana fa freddo. Non fatevi trovare impreparati.
  • I negozi chiudono il sabato pomeriggio presto e molti restano chiusi tutta la domenica.
  • Per dormire in centro potete scegliere due alberghi, il Best Western Slon e il Grand Hotel Union, entrambi piuttosto cari e molto stile ‘albergoni’. Il primo ha un’aria un po’ grigia all’esterno ma interni piuttosto confortevoli. L’Hotel Union è invece in un edificio d’epoca. Se preferite una soluzione più piccola ed economica potete optare per una stanza nel b&b della pittrice Petra Varl che affitta una stanza in una bella casa nella città vecchia di fronte al mercato (per prenotare: petra@varl.si)