Scampoli di un’estate corsa

Piove da giorni e io sono incappata nei miei appunti estivi scarabocchiati di ritorno dalla Corsica. E ora che faccio? Aspetto la bella stagione prima di parlarvi di nuovo dell’isola o faccio adesso un viaggio a ritroso nel sole e nel caldo di luglio? Ci penso su e scelgo la seconda ipotesi. Vi parlo di Corsica adesso, un po’ per esorcizzare la brutta stagione, un po’ perché poi me ne dimentico e gli appunti presi l’estate scorsa rischiano di scolorirsi nella nebbia. Allora ecco qua, in ordine geograficamente sparso, foto, consigli e indirizzi. Tutto da tenere lì, come atto di resistenza all’inverno, in attesa che faccia di nuovo estate.

Sul dito della Corsica: Nonza
Le guide dicono che Nonza è una dei paesi più belli del Cap Corse. Vero. Nonza è un paesino romantico e minuscolo arrampicato su uno sperone roccioso. Ha case colorate, stradine che sono sentieri, tanti gradini e un’atmosfera d’altri tempi. Ha una vista mozzafiato su una spiaggia di ciottoli neri che è sempre pressoché deserta. Non viene voglia di andarci subito?
Nonza si trova nella parte a sinistra del dito della Corsica, una zona dai paesaggi emozionanti e dai panorami drammaticamente belli. Se siete alla ricerca di spiagge comode e bianche, non fa per voi. A ovest del Cap Corse le spiagge sono poche, piccole, con il mare che sbatte fragoroso sui sassi neri.

In questa zona trovate poche sistemazioni alberghiere. A Nonza ci sono due b&b –Casa Lisa e Casa Maria– che offrono una manciata di stanze (bisogna prenotare in anticipo o sperare nella fortuna) e hanno una bella posizione (nel villaggio) e una bellissima vista. Per mangiare, prendersi un aperitivo e godere di uno spettacolare tramonto, arrampicatevi sulla scalinata che porta verso la torre genovese e sedetevi nel giardino del ristorante-bar La Sassa. Ne vale la pena.

La Bergerie d’Acciola
A una decina di chilometri da Sartène, venendo da Bonifacio, sul bordo della strada a sinistra c’è una casetta di pietra con un negozio di specialità corse e sul retro una bella terrazza con tavoli di legno e una vista sul bosco giù, giù fino al mare. Sono aperti tutto il giorno per uno spuntino a base di salumi, formaggi e galettes di farina di castagne. Per pranzo e cena preparano anche grigliate. Un bel posto dove mangiare, se fate tappa a Sartène.

A Merendella
Da Sartène verso Porto una deviazione dalla strada costiera ci ha portato verso una regione dell’interno di montagne e boschi, che noi abbiamo percorso alla ricerca di un ristorante dove avevamo deciso di fermarci per pranzo. Ebbene, la deviazione e i lenti chilometri di curve verso paesi delle dimensioni di un francobollo sono stati ampiamente ripagati da un tavolo in giardino, un menu delizioso, un proprietario accogliente. Deviare fa bene al panorama, ma anche all’appetito.